Giu 072018
Viterbo

La città di Viterbo ha antiche origini medievali, il suo nome in latino significa Città Vecchia. Vanta un lungo patrimonio artistico e storico, per questo offre validi motivi di attrazione per tutti i turisti.

Basti sapere che è una regione del Lazio divenuta sede papale per 24 anni e precisamente dal 1257 al 1281. Infatti il palazzo papale è stato per anni il luogo dove si svolgevano i Conclave.

Possiede un ampio centro storico che è riuscito a rimanere ben conservato durante gli anni. Oltretutto è sede di zone termali e musei a cielo aperto.

 

Viterbo Cosa vedere

Tra gli edifici più importanti da poter amminare nel centro storico viterbese c’è sicuramente il Palazzo dei Papi, luogo simbolo del XIII secolo nato per accogliere i papi durante le loro visite a Viterbo.

Edificio caratteristico in stile gotico, con una sala principale divenuta storica per aver accolto il conclave più lungo della storia, precisamente di 1006 giorni.

Di particolare importanza è anche la Loggia dei Papi o delle benedizioni, risalente al XV secolo e famosa come luogo in cui si affacciava il papa dopo il conclave. Infatti offre una spendida vista panoramica ed è sorretto da sette arcate di colonne che rendono il complesso armonico ed signorile.

 

 

Terme di Viterbo

Per chi invece vuole passare semplicemente un weekend di relax, oltre alla nostra proposta su b&b viterbo, le terme nel lazio, in particolare a Viterbo e dintorni, non possiamo non citare le Terme dei Papi

All’interno della struttura è presente una piscina termale all’aperto e moltissimi trattamenti benessere, quali sauna, bagno turco, grotta naturale, percorsi sensoriali e pacchetti benessere personalizzabili.

Per coloro che invece desiderano mettersi in contatto con la natura, esistono alcune zone termali libere, delle vere e proprie piscine naturali dove l’acqua sgorga dalla sorgente.

 

 

Cattedrale di San Lorenzo

La cattedrale venne edificata su una collina nel 1192 al posto di una chiesa precedentemente dedicata proprio a San Lorenzo, ed è la zona di culto per eccellenza, realizzata in stile romanico.

La facciata nel XVI secolo venne modificata per volere del Cardinale Francesco De Gambara divenendo una struttura rinascimentale. Stesse modifiche avvennero per la navata centrale, più allungata con l’aggiunta di un abside barocco.

Affascinante risulta essere il pavimento cosmatesco, forma di decorazione geometrica utilizzata nel reimpiego di marmi e pordifi e diffusa tra XII – XIII secolo nel terriorio laziale.

Le modifiche apportate nei secoli precedenti alla fine della Seconda Guerra mondiale sono scomparsi, dove a seguito di un bombardamento, il nuovo restauro riportò la chiesa al suo originale stile romanico.

 

Museo Colle del Duomo

Per tutti coloro che vogliono rivivere la lunga storia e beni culturali ampiamente riconosciuti e mantenuti, il Museo Colle del Duomo offre un’ottima occasione di visita.

Realizzato durante il Giubileo, il museo è entrato a far parte del Polo monumentale del Colle del Duomo di Viterbo e all’interno è diviso in tre sezioni di visita: area sacra, storico-artistica e archeologica.

Tra le varie opere più importanti e ben conservate vale la pena soffermarsi sulla “Madonna della Carbonara”, quadro rimasto anonimo risalente al XII secolo di epoca bizantina.

Santuario di Santa Rosa

Se si vuole fare un’escursione al di fuori del centro urbano, non possiamo non consigliare la Casa di Santa Rosa, un santuario per l’appunto in cui viene conservata la reliquia della Santa.

Ogni anno esattamente il 3 di settembre, è caratteristica la processione per in onore della giovane scomparsa nel 1258. Durante la celebrazione, famoso è il trasporto della Macchina di Santa Rosa, torre alta 30 metri con un peso di 50 quintali, dove cento uomini trasportano il corpo nel centro storico di Viterbo. Ogni cinque anni viene bandito un concorso pubblico per la progettazione della famosa macchina.

Ma perché è famosa? Non tutti sanno che questa donna nacque con una grave malformazione, la totale assenza dello sterno, il suo periodo di vita doveva rimanere fino ai tre anni di età, ma per miracolo riuscì a vivere fino ai 18 anni.

Sorprendente è la perfetta conservazione del corpo esposto all’interno della chiesa, nonostante fu seppellita sottoterra per 7 lunghi anni e nel 1357 un grande incendio nella cappella, non bastò a far bruciare il corpo, ma si annerì solo in minima parte.

A partire dal 2013 l’Unesco lo ha dichiarato Patrimonio immateriale.

 

 Il Cibo

Non meno importante è la tradizione gastronomica viterbese. I piatti tipici della Tuscia mescolano insieme cucina romana, toscana ed umbra, le cui influenze sono in larga parte dovute alla sua ubicazione tra due regioni.

Piatto tipico della zona sono le zuppe, tra le quali, l’acquacotta, semplice da realizzare attraverso quattro ingredienti: cicoria, rigorosamente di campo, mentuccia, pane raffermo e olio extra vergine di oliva. A questo punto non possiamo non consigliarvi il nostro olio extra vergine di oliva del nostro orto biodinamico.

Ancora troviamo la zuppa di castagne e ceci che molto spesso viene servita durante le sagre.

Essendo molto legati dalla tradizione tutti i primi piatti della Tuscia utilizzano la pasta fatta in casa preparata con la semplice acqua e farina.

Tra i diversi esempi di pasta troviamo i lombrichelli alla vitorchianese, una pasta molto simile ai bucatini, ma senza il buco, il fieno di Canepina, somiglianti a tagliatelle più fini e infine gli gnocchi col ferro, realizzati con acqua, farina e sale. Il loro nome deriva dall’utilizzo di un ferro da calza per la loro preparazione.

Le frittelle sono un altro piatto tipico della provincia laziale, queste infatti, prendono nomi diversi a seconda dei capoluoghi in cui vengono prodotte. In tutta la provincia di Viterbo sono rinominate come le “fregnacce”.

La loro forma assomiglia a quella di crêpes arrotolate, e possono essere sfruttate dolce oppure salate. Vengono realizzate durante il periodo del carnevale e a scelta vengono farcite con marmellate, formaggi o ricotta.

Per i secondi piatti invece questo territorio predilige prodotti a base di carne come pollo, coniglio maiale e agnello. Un posto privilegiato lo ha sicuramente il cinghiale.

In conclusione Viterbo è diventata la meta ideale per tutti i turisti, un luogo incorniciato da paesaggi mozzafiato che unisce benessere, storia e cultura.

Ci auguriamo che presto possiate decidere di passare il vostro weekend al nostro b&b viterbo Traldi Resort.


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